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Cerimonia di disvelamento della lettera di Giuseppe Garibaldi

25-11-2025 08:47 - News Generiche
Da Caprera Garibaldi scrive a Gaetano Bichi, figura molto importante per Pietrasanta in quanto nel 1859 fu inviato come rappresentante versiliese all'assemblea che decretò l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna e al futuro Regno d'Italia. Fu deputato del Regno di sardegna e del Regno d'Italia, consigliere del Comune di Pietrasanta ne diventa gonfaloniere e poi sindaco.
Gaetano Bichi all'inizio del 1860 fu grande promotore della sottoscrizione lanciata da Giuseppe Garibaldi per l'acquisto di un milione di fucili necessari ad armare un grande esercito di liberazione nazionale. I fondi raccolti (385 franchi nel territorio di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema) furono ampiamente utilizzati per il finanziamento della spedizione dei Mille.
Garibaldi, in nome della Patria, tramite il Bichi, primo presidente onorario della Croce Verde di Pietrasanta, ringrazia le popolazioni per l'obolo versato.

Testo translitterato della lettera autografa

" Caprera, 31 Marzo 1860

Stim. Sig. Bichi

L’obolo versato dai vostri bravi concittadini per l’acquisto de’ fucili è obolo santo. Certamente pari della Santità del Denaro di San Pietro che l’ignoranza e l’ipocrisia offre al prete di Roma per comprare austriaci mercenari a danno d’Italia. Pietrasanta, Serravezza e Stazzema diedero armi ed i prodi loro figli per adoprarle. Il popolo italiano, che senza dubbio ha imitato e imiterà i generosi vostri conterranei, ha già capito al contegno de’ Lupi e delle Volpi che lo circondano, che per mansuetarlo vi vuol concordia e ferro. Il valore non è pianta esotica sulla terra dei Ferrucci!
Grazie in nome della Patria a quelle buone popolazioni e credetemi con affetto.
Vostro devotissimo.

G. Garibaldi”